lunedì 19 maggio 2014

Insetto curioso




Come un insetto curioso
mi sono ridotto a capocchia di spillo
e sono entrato nella tua stanza.
Ho finto di essere un portagioie
e ho posato la mia indecenza sul tuo scrittoio.
Mi hai aperto,
hai frugato nelle vestigia del mio passato e,
scodinzolando,
hai richiuso il coperchio.
Come un aereo di carta
confezionato da mani inesperte
ho volato zigzagando nel cielo degli uomini.
Sono sceso in picchiata nella notte
a trafugare sogni
e nel silenzio ho brucato
erbe sapienziali da giardini incantati. 
Come un barchino giocattolo 
ho navigato le sporche acque del desiderio,
infestate da pesci passionali e cavallucci mastini.
In un gorgo di piume bagnate
ho perso ogni destrezza
e son tornato a galla,
morbida luna riflessa
nello specchio in frantumi.

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