venerdì 6 giugno 2008

Sicilia


Terre arse di rocce nere
terre asperse di pietra bianca
Terre sparse di tufo e lava

La carcassa di un rottweiller
fra le spighe essiccate e i fiori gialli
L'odore intenso della morte
nel volo concentrico dele mosche eccitate

L'ostentata presenza di un corvo
sul ceppo d'arenaria
nel campo assolato

Gli hanno sparato al grosso cane
gli hanno sparato in testa con amore
lo hanno finito così quel grosso cane

Un colpo di frusta
un foro in mezzo agli occhi
Pistola in uso ai rapinatori
parabellum calibro nove

Da queste parti
la lotta fra cani
è un passatempo diffuso

La bestia accasciata
ha uno squarcio buio sotto al collo
Denti affilati
cortesie da pitbull

Forse in questo modo
da una carogna
nacque la pietra
su cui troneggia il corvo

Forse è in una ferita crudele
che la pietra si fonde con il cielo
e l'uomo con gli dèi

Terra dura che vince sempre
Terra nuda che chiede sangue
Terra sorda che non ti ascolta

Il corvo si destreggia
fra i muretti a secco
Chiede la sua parte
deve nutrir la prole

Il sole brucia alto
e il tempo si consuma

martedì 3 giugno 2008

Promemoria


Erigersi
raschiare col cuore
il fondo del barile

Dirigere
altrove la mira
anticipando il rinculo

Dirottare
aerei senz'ali
falsificando la rotta

Elaborare
giochi di parole
con la parrucca storta
e l'accento sul fa

Comporre
tiritere
di velluto
e uranio impoverito
senza ferirsi

Abbarbicarsi
al tendine
d'Achille
per afferrare le corna
del signor Minotauro

Immaginarsi
l'altro
per diventare l'uno
l'oggi senza ieri
e il tre

Ricordare
che il 5
sta nel 10
sei volte
stordito
da un colpo di genio.
Dato di fatto
dentro all'istante
presente
che si giustifica
assente.