giovedì 24 aprile 2014

A una ragazza cieca




Due occhi spenti,
ricchi d'azzurro,
d'un blu assoluto e muto
come sul mare cheto.
Una dolcezza disarmata
dalla movenza arcuata,
china nel suo universo nero
e arrotolata, supina.
Le linee del viso tragiche
con  sfumature magiche,
da animale acuto
che annusa l'aria al buio.
Lei cieca,
chiusa in una sfera antica
di bronzo e notte amica,
con il silenzio intorno
ed una lacrima nel giorno.

martedì 22 aprile 2014

Una donna che piange




Una donna che piange
una donna che muore.   
Chiusa dentro al dolore
Sui sedili d’un'auto.
E nessuno che accorre
e nessuno che accorre.
Una donna che piange
una donna che soffre
nella notte silente
nella notte bagnata
dalle lacrime scure
di una voce spezzata.
E nessuno che grida
e nessuno che grida.
Lei rimane raccolta
nel gran vuoto grondante
e s'accascia sul clacson
che percuote le orecchie.
E' un lamento, preghiera
"aiutatemi, amatemi".
 Una donna che piange
una donna che muore
e nessuno che accorre
e nessuno che accorre. 
Nuda pioggia martella
e confonde le gocce
con i rivoli neri
su quel volto emaciato.
E nessuno che colma
la distanza fra Iddio
e il bisogno d'amore.
Resta sola, stravolta,
quella donna piangente,
mentre stagna nell'aria
un respiro morente.
E nessuno che accorre
non accorre nessuno
a fermare nel tempo
il dolore di ognuno.